Perfect Lovers – Felix Gonzales-Torres

Ieri sera uno dei partecipanti al webinar mi ha chiesto quali fossero gli artisti e i fotografi a cui mi ispiro e siccome c’era poco tempo ho fatto un riassunto spiegando che spesso non sono fotografi, e che l’ispirazione arriva un po’ da tutte le direzioni (pittori, illustrtori, ma anche scultori o danzatori).

Avrei voluto parlare di una delle mie opere d’arte preferite, dove con “preferita” non intendo “che trovo più bella di tutte”, perché non credo che il compito dell’arte dia necessariamente quello di essere esteticamente gradevole. Per chi non la conosce quest’opera di Felix Gonzales-Torres del 1991 sembra quasi una presa in giro, una di quelle cose che se le troviamo a una mostra fanno dire “vabbè la sapevo fare anch’io”: sono due orologi identici, uno a fianco all’altro.
La didascalia che potete leggere al MoMa dice

“Initially set to the same time, these identical battery-powered clocks will eventually fall out of sync, or may stop entirely. Conceived shortly after Gonzalez-Torres’s partner was diagnosed with AIDS, this work uses everyday objects to track and measure the inevitable flow of time. When one of the clocks stops or breaks, they can both be reset, thereby resuming perfect synchrony. In 1991, Gonzalez-Torres reflected, “Time is something that scares me… or used to. This piece I made with the two clocks was the scariest thing I have ever done. I wanted to face it. I wanted those two clocks right in front of me, ticking.”


È un’opera che mi si è agganciata dentro nel secondo stesso in cui ho letto cosa rappresentasse e a cui il mio pensiero torna spesso. Il lavoro di Gonzalez-Torres è allo stesso tempo intimo, universale, politico, accessibile ma complesso. È un lavoro che richiede una partecipazione dello spettatore, che è legato stretto a un momento storico specifico, ma che allo stesso tempo lo trascende. Niente vi impedisce di comprare due orologi PUGG all’Ikea spendendo 20 euro e metterli affiancati in salotto, anzi: fatelo. E poi dopo settimane, mesi, quando uno dei due resterà qualche secondo indietro perché la sua batteria era un po’ meno carica, vi troverete senza volerlo a non poter non pensare a quest’opera, a voi stessi, alle persone che amate di più e a quanto sia crudele che il tempo scorra uguale per tutti solo in teoria

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *