“un ricordo troppo spesso evocato, ed espresso in forma di racconto, tende a fissarsi in uno stereotipo, in una forma collaudata dall’esperienza, cristallizzata, perfezionata, adorna, che si installa al posto del ricordo greggio e cresce a sue spese”
Primo Levi, I sommersi e i salvati

27 gennaio 2022, Giorno della Memoria

Nel 2022 il progetto Futura Memoria riprende le domande dalle quali era partito l’anno scorso, ossia, rispetto alla trasmissione della memoria riguardante la Shoah, si interroga su cosa significhi tramandare un ricordo e ricostruire la memoria di un avvenimento, e su cosa si debba fare perché la narrazione si mantenga viva e venga tramandata.

Per provare a rispondere, o comunque avviare una riflessione intorno alle possibili risposte, quest’anno si è deciso di focalizzare l’attenzione su un libro di ricette appartenuto a una famiglia di ebrei italiani deportati ad Auschwitz e tornato in mano agli eredi solo grazie a una serie di circostanze fortuite.

Si è deciso, oltre a raccontare la storia della famiglia e quella del libro e di come è arrivato fino a qui, di rendere consultabili le ricette e di invitare quanti vorranno prendere parte al progetto a riprodurle. In questo modo si viene a creare un momento per ripensare alle vicende storiche e umane che si intrecciano intorno al libro, oltre all’occasione per avvicinarsi a quella quotidianità che faceva parte della vita delle persone prima che venissero deportate.

Come si tramanda una storia che non abbiamo vissuto?

In collaborazione con: Beit Venezia – Casa della cultura ebraica
Parte delle iniziative promosse dalla Regione Veneto per per la conoscenza della Shoà e per il Giorno della Memoria.

Progetti per il giorno della memoria: